18 maggio 2025 Redazione
Bastogi non aspetta: la visita di Ignazio Marino e l’urgenza di una Roma a una sola velocità
A Bastogi la politica non è un concetto astratto: è una questione di giustizia sociale, di pari diritti, di riscatto. Lo ha dimostrato la visita di Ignazio Marino, insieme a Valerio Zaratti, co-portavoce di Europa Verde Roma, e Alberto Campailla, al Cantiere Sociale di Bastogi e al social market gestito in collaborazione con Nonna Roma. Un gesto che non si è limitato alla presenza simbolica, ma ha voluto ribadire un principio chiaro: la dignità e i diritti di chi vive nei quartieri popolari valgono quanto quelli di ogni altro cittadino romano.
Nella Roma di Luigi Petroselli, politica e giustizia sociale camminavano insieme, rompendo i confini tra centro e periferia e portando cultura, servizi e diritti là dove erano stati negati. Oggi, invece, Roma si avvia verso il Giubileo del 2025 con il rischio di diventare una città a due velocità: grandi trasformazioni urbane da un lato, e quartieri come Bastogi, ancora privi dell’attenzione e delle risorse necessarie, dall’altro.

La politica che ha senso è quella che non accetta che i territori vengano dimenticati.
Nella Roma di Luigi Petroselli, politica e giustizia sociale camminavano insieme, rompendo i confini tra centro e periferia e portando cultura, servizi e diritti là dove erano stati negati. Oggi, invece, Roma si avvia verso il Giubileo del 2025 con il rischio di diventare una città a due velocità: grandi trasformazioni urbane da un lato, e quartieri come Bastogi, ancora privi dell’attenzione e delle risorse necessarie, dall’altro.
Eppure, un segnale politico c’è stato. Il Consiglio del Municipio XIII ha votato all’unanimità per aprire un tavolo permanente con il Sindaco e per istituire un centro di costo dedicato a Bastogi nel bilancio comunale, riprendendo un modello già applicato in quartieri centrali.
Ma a oggi, nonostante l’impegno formale, nulla di tutto questo è stato messo in atto.
“La politica che ha senso è quella che non accetta che i territori vengano dimenticati,” hanno sottolineato gli attivisti del Cantiere Sociale. E a Bastogi, come in tutta Roma, accorciare le distanze non è un’eredità del passato, ma una responsabilità del presente.
La visita di oggi lo ha ricordato con forza: Bastogi esiste, resiste e chiede risposte concrete. Perché una Roma che si prepara al Giubileo non può permettersi di lasciare indietro nessuno.
Non perdiamoci di vista!