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Bastogi, il padel al posto del verde pubblico: troppe ombre sul progetto.

11 luglio 2025 Redazione

Bastogi, il padel al posto del verde pubblico: troppe ombre sul progetto

A un mese dalla richiesta formale, la Commissione Ambiente del Municipio XIII ha finalmente discusso il progetto per la realizzazione di un campo da padel a Bastogi. Un progetto che solleva forti perplessità, sia nel merito che nel metodo, e che rischia di privare il quartiere di uno spazio verde pubblico per consegnarlo a un uso privatizzato.

L’area in questione è da vent’anni affidata in custodia e manutenzione allo stesso soggetto che oggi propone il nuovo impianto sportivo. Eppure è stato lo stesso assessore municipale ai lavori pubblici a descriverla come “degradata e da riqualificare”.

Un’ammissione chiara: la manutenzione non c’è stata. E ora, anziché valutare un recupero realmente pubblico e condiviso di quello spazio, si sceglie la strada della privatizzazione.

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Altro che “oasi verde”, come l’hanno definita alcuni sostenitori del progetto: si tratta di un impianto sportivo privato con un’esigua cornice di verde.

Il progetto prevede la costruzione di campi da padel a pagamento, mentre le aree gioco e relax risultano marginali e, in alcuni casi, sovrapposte a spazi già esistenti a poche centinaia di metri: basti pensare al campo da basket e allo skate park presenti nella zona. Il risultato? Un’infrastruttura a uso esclusivo di chi potrà permettersela, in un quartiere che avrebbe invece bisogno di accessibilità, spazi aperti, inclusione.

Criticità che non emergono solo dalle opposizioni politiche. Anche l’associazione Carteinregola ha sollevato forti dubbi, mettendo in discussione la legittimità dell’interpretazione adottata per il regolamento sugli immobili di Roma Capitale (DAC 104/2022) e chiedendo l’intervento dell’Avvocatura Capitolina. Inoltre, è stato denunciato il mancato ascolto della cittadinanza: nessun vero confronto pubblico, nessuna partecipazione reale.

Altro che “oasi verde”, come l’hanno definita alcuni sostenitori del progetto: si tratta di un impianto sportivo privato con un’esigua cornice di verde. Per questo Aurelio in Comune si unisce all’invito a fermarsi, a ripensare completamente l’intervento e a restituire centralità alle esigenze del quartiere. Serve un progetto diverso, costruito con chi il territorio lo vive ogni giorno, che metta al centro il verde, i diritti, e la possibilità per tutte e tutti di usufruire di spazi pubblici di qualità.

Ci si augura che già nei prossimi giorni la Commissione Ambiente possa finalmente visionare tutta la documentazione – che ancora non è stata presentata per intero – e impegnare la giunta municipale a sospendere l’iter in corso.

Nel frattempo, Aurelio in Comune continuerà a vigilare, ad ascoltare i cittadini e a difendere i beni comuni. Perché il verde è di tutti, e non può essere svenduto.

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