Bastogi non è un vuoto da riempire: basta affari sulla pelle dei quartieri popolari
13 giugno 2025 Redazione
Bastogi non è un vuoto da riempire: basta affari sulla pelle dei quartieri popolari
C’è una costante che attraversa gli anni, le giunte, le promesse non mantenute: Bastogi, nel nostro Municipio, non è mai stata considerata davvero una priorità. Quando le istituzioni si ricordano di questo quartiere popolare, è per evocare sgomberi o per annunciare soluzioni calate dall’alto, senza ascoltare chi quei territori li vive ogni giorno.
Oggi, il Municipio ricompare sulla scena, ma non per affrontare le emergenze sociali, il degrado urbano o la mancanza di servizi. Ricompare per cedere un pezzo di terra pubblica a un’impresa privata, in nome di un presunto “interesse pubblico” che si traduce, ancora una volta, in una colata di cemento su un’area verde.
Oggi, il Municipio ricompare sulla scena, ma non per affrontare le emergenze sociali, il degrado urbano o la mancanza di servizi. Ricompare per cedere un pezzo di terra pubblica a un’impresa privata, in nome di un presunto “interesse pubblico” che si traduce, ancora una volta, in una colata di cemento su un’area verde.
È l’ennesimo atto di una politica che vede nei quartieri popolari non una comunità da valorizzare, ma un vuoto urbano da riempire con progetti speculativi. Un quartiere abbandonato da anni viene trattato come uno spazio inerte, un’occasione per business mascherati da riqualificazione.
A rendere ancora più evidente la continuità con i peggiori metodi della vecchia politica, c’è il ritorno di volti noti: uomini che negli anni ’80 e ’90 erano protagonisti del pentapartito romano, delle amministrazioni Giubilo, Signorello, Carraro. Vecchie logiche, vecchi interessi, nuove facciate.
Di fronte a tutto questo, non resteremo in silenzio. Noi stiamo dalla parte di chi vive questi territori. Dalla parte delle famiglie di Bastogi, delle associazioni che ogni giorno combattono per il diritto all’abitare, per la dignità dei servizi, per una visione della città che non lasci indietro nessuno.
La difesa del patrimonio pubblico non è un vezzo ideologico: è la base per una politica che metta davvero al centro le persone. Fermare la cementificazione significa ripensare il modello di sviluppo, rompere la spirale di abbandono e speculazione che soffoca le periferie romane.
Bastogi merita rispetto, ascolto, risorse. Non speculazioni travestite da interesse pubblico.
Noi ci siamo. E non abbiamo alcuna intenzione di restare zitti.
Non perdiamoci di vista!