Progettazione sbagliata, conseguenze evitabili: cosa è successo al mercato di Borgo Ticino
7 agosto 2025 Maristella Urru
Progettazione sbagliata, conseguenze evitabili: cosa è successo al mercato di Borgo Ticino
Nei giorni scorsi, al mercato di Borgo Ticino a Casalotti, si è verificato un episodio grave che poteva — e doveva — essere evitato. Durante i lavori sulla prima corsia del mercato, sono stati tranciati i cavi dell’elettricità. La causa? Un errore progettuale, derivante da dati non aggiornati o non corretti forniti da un tecnico esterno incaricato della progettazione.
Un errore che, se non fosse stato individuato per tempo, avrebbe potuto rallentare ulteriormente l’avanzamento dei lavori, aumentare i costi dell’intervento e generare ulteriori disagi per operatori e cittadinanza.
Fortunatamente, il monitoraggio costante — anche attraverso le commissioni municipali — ha permesso di individuare l’anomalia prima che il problema si ripetesse nelle altre due corsie del mercato. Un danno contenuto, ma che solleva interrogativi profondi sul metodo e sulle scelte che vengono fatte quando si pianificano interventi pubblici nei nostri quartieri.

Questo episodio ci impone una riflessione più ampia: è ancora giusto affidare progetti delicati e complessi a soggetti esterni che spesso non conoscono il territorio?
Questo episodio ci impone una riflessione più ampia: è ancora giusto affidare progetti delicati e complessi a soggetti esterni che spesso non conoscono il territorio? O non è forse il momento di tornare a una progettazione più radicata, interna, costruita con chi vive quotidianamente la realtà dei nostri quartieri?
Una progettazione interna non è soltanto una scelta più economica, ma è anche — e soprattutto — una scelta più giusta. Perché chi conosce i luoghi, le persone, le criticità e le potenzialità del territorio, lavora con maggiore attenzione, precisione e senso di responsabilità.
Continueremo a vigilare, a segnalare criticità e a lavorare con serietà e passione, affinché ogni intervento pubblico risponda davvero ai bisogni delle persone e non diventi un ulteriore ostacolo per chi ogni giorno vive e costruisce il proprio quartiere.
Non perdiamoci di vista!